Le ultime azioni vendute da Sport Capital Group plc risalgono al 12 dicembre, quando la società inglese si chiamava Pelican House Mining plc. Nel 2019 nessuna vendita sul mercato azionario
Un nulla di fatto: si potrebbe riassumere così l’esperienza di Sport Capital Group alla guida del Palermo calcio. La società inglese, quotata nel listino NEX di Londra, non è riuscita ad attrarre alcun investitore al quale vendere stock di azioni pubbliche per finanziare il progetto a tinte rosanero.
Come evidenziato dal Giornale di Sicilia oggi in edicola, infatti, l’ultima vendita di azioni risale al 12 dicembre, quando la SCG non aveva ancora cambiato denominazione (modifica avvenuta il 2 gennaio 2019): era la Pelican House Mining e si occupava di estrazioni minerarie in Africa. Dal quel 2 gennaio, quando Pelican è diventata Sport Capital Group, dirottando gli investimenti nell’ambito sportivo, non si è registrata alcuna vendita di azioni.
“Il grafico relativo al volume di vendita e ai prezzi (che, per stessa ammissione di NEX, potrebbe non essere accurato) è piatto, con una linea che non si smuove dallo zero in tutto il 2019”, scrive Giardina sul GdS. Al momento dell’ingresso della nuova proprietà, il prezzo di ogni azione era di 0,005 sterline; dal 18 gennaio, il giorno dopo l’annuncio del programma di aumento di capitale tramite emissione di bond, l’impennata dei prezzi fino a 0,00875 sterline.
“Da quella data, però, non è arrivato nessun sostegno concreto da parte di potenziali azionisti – si legge –, motivo per cui il management insediatosi negli uffici del Barbera è adesso in cerca di altre soluzioni per evitare il dissesto”. Le scadenze però incombono: entro lunedì 18 febbraio gli stipendi dei tesserati dovranno essere regolarmente saldati per evitare una penalizzazione in classifica.
