L’imprenditore palermitano, titolare della Damir, ha fatto il punto della situazione dopo aver chiuso l’accordo che ha permesso a Foschi di pagare gli stipendi
“Serve l’aiuto di tutti, di tutta la città, ognuno come può”. Questo l’appello accorato rivolto da Dario Mirri a tutti coloro che hanno a cuore le sorti rosanero. Il numero uno della Damir ha incontrato la stampa stamattina, facendo il punto della situazione: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, da tifosi e da imprenditori. In giornata riceveremo la documentazione necessaria perché si possano fare valutazioni più complete. Bisogna voltare pagina. Contiamo di aprire un conto corrente attraverso il quale ogni tifoso possa contribuire, una sorte di azionariato popolare: i palermitani per il Palermo”.
Mirri fa poi chiarezza in merito al coinvolgimento di Rinaldo Sagramola ed Enrico Preziosi: “E’ un mio caro amico, ha a cuore le sorti della società del Palermo. Il suo sogno è tornare a Palermo. Ci sta aiutando perché ha amministrato la società per tanti anni, ha delle competenze per comprendere i conti, i debiti con i procuratori. Enrico Preziosi è uno dei tanti che hanno mostrato passione e interesse per la situazione del Palermo. In questo momento siamo soli noi palermitani. Palermo ha bisogno dei palermitani, dal commerciante al politico”.
Il proprietario della Damir spiega l’opzione inserita nel contratto stipulato con il Palermo: “Abbiamo ottenuto la possibilità di acquisire noi, o chi per noi, le quote della società. Entro il 13 marzo dobbiamo trovare qualcuno, così da poter pagare i prossimi stipendi. Il mio sogno è che qualcuno possa salvare il Palermo. Io presidente? Non ho le competenze e le possibilità, non sono adatto. Il calcio non è per appassionati come mio zio, Renzo Barbera”.
Nella giornata di oggi Mirri aspetta dalla società rosanero tutti i documenti utili a svolgere una due diligence accurata da mettere a disposizione dei potenziali acquirenti: “Oggi riceveremo la documentazione che abbiamo richiesto ieri, così da poter analizzare i conti e trovare una soluzione. Sagramola e gli altri collaboratori si metteranno subito a lavoro. La società è in una situazione debitoria grave. I debiti sono di varia natura”.
“Abbiamo poco tempo per fare tutto. Vogliamo cercare di coinvolgere tutta Palermo. Lo sfogo di Bellusci è stata una molla per intervenire e continuo a ringraziarlo. Mi è piaciuto il suo modo di comunicare. Ho visto un grande orgoglio. Abbiamo bisogno di esempi forti. York Capital? Ancora non so chi siano”, conclude Dario Mirri.