Una partita giovanile, genitori indiavolati peggio degli hooligans più esagitati e offese incredibili. Ecco gli ingredienti di un pomeriggio da incubo vissuto dalla compagna dell’attaccante rosanero
Mercoledì scorso in un campo di Mestre, dove si svolgeva una partita giovanile, anzichè incitare i ragazzi in campo dagli spalti si sentiva più o meno: “Meglio prostituirti che fare l’arbitro”. Sul campo della squadra di casa del Treporti, come racconta il Gazzettino, dagli spalti una ventina di genitori sin dal calcio d’inizio ha inveito verso l’arbitro Giulia Nicastro, fidanzata dell’attaccante del Palermo Stefano Moreo, con frasi irripetibili. Quando poi Nicastro ha assegnato un calcio d’angolo, uno dei ragazzini che erano in campo si è abbassato i pantaloncini e le ha rivolto una serie di insulti.
Durante la partita, raccontano le cronache nessun intervento per fare cessare gli insulti. Alla fine della sfida la società organizzatrice ha emesso un comunicato di solidarietà all’arbitro. Tutta la documentazione sulla vicenda è finita alla Federcalcio. La sezione Aia di Venezia si è stretta attorno al suo arbitro anche con assistenza psicologica.